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Emergenza peronospora, richiesti interventi urgenti

Emergenza pronospora, richiesti interventi urgenti

Emergenza pronospora, richiesti interventi urgenti

Il settore vitivinicolo italiano richiede urgenti interventi per sostenere gli agricoltori che sono diventati vittime dei danni causati dalla peronospora. Dopo gli allarmi lanciati nelle scorse settimane, Confagricoltura torna a chiedere provvedimenti immediati sia a livello nazionale che europeo per contrastare questa fitopatia che sta mettendo in ginocchio le attuali produzioni.

Il primo passo consiste nell'attivazione di un tavolo tecnico incaricato di definire le azioni di ripristino. Secondo la Confederazione, la soluzione più adatta sarebbe un intervento legislativo con copertura finanziaria, che includa anche una specifica deroga all'esclusione delle categorie di danni alle produzioni e alle strutture previste dal sistema dell'assicurazione agevolata. Questa deroga dovrebbe essere applicata anche nel caso in cui le fitopatie non siano previste tra le cause. In questo modo, sia alle aziende colpite sarebbe consentito accedere agli interventi compensativi, sia sarebbe possibile aumentare i fondi destinati alle compensazioni.

A livello europeo, potrebbe essere opportuno richiedere alla Commissione flessibilità nell'uso dei fondi dell'OCM Vino come compensazione per il reddito perso a causa delle fitopatie.

Ulteriori risorse per i ristori potrebbero essere ottenute attraverso il recente provvedimento della Commissione sui sostegni finanziari di emergenza. Queste misure, che mirano, ad esempio, a compensare i redditi erosi dai problemi legati alle produzioni, sono finanziate con un plafond di 330 milioni di euro, di cui 60,5 milioni destinati all'Italia. In aggiunta a questa cifra, potrebbe essere concesso un contributo statale fino al 200% della somma stanziata da Bruxelles.

Si dovrebbe prestare particolare attenzione anche alle produzioni biologiche, prevedendo una deroga adeguata ai limiti sull'uso del rame.

La peronospora ha causato un'effettiva emergenza nel settore vinicolo italiano, che richiede non solo interventi immediati, ma anche la tutela della qualità e della quantità delle future produzioni nazionali. Per questo motivo, la Confederazione ritiene che il monitoraggio e la prevenzione tramite trattamenti adeguati, da un lato, e l'adozione di nuove tecniche di evoluzione assistita (TEA), dall'altro, debbano costituire le basi delle strategie a medio e lungo termine.

Le intense e prolungate piogge nel periodo maggio-giugno 2023 hanno favorito la diffusione della peronospora in tutta la Penisola. Questa malattia fungina, una delle più aggressive, si è diffusa anche a causa delle precipitazioni e delle alluvioni che hanno impedito l'accesso ai campi. Ad oggi, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud Italia, come Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata e Puglia, si osserva la presenza della malattia con un'incidenza del 20% delle superfici e punte fino al 70-80%. La situazione è meno critica, ma comunque preoccupante, in Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Sicilia, Umbria e Marche. Nelle regioni del Nord e nelle altre regioni gli attacchi di peronospora sono sotto controllo.

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