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ZOOTECNIA
04.02.2025 - 10:02
Il Ministero della salute ha emanato una nota con l’aggiornamento della situazione sulla diffusione dell’Influenza aviaria sul territorio nazionale. Eccone il testo.
A partire dal 1°gennaio del 2025 sono venti i focolai di Influenza aviaria ad alta patogenicità da sottotipo H5N1confermati sul territorio nazionale. Le province principalmente coinvolte sono quelle di Verona e Mantova dove risultano particolarmente interessati gli allevamenti di tacchini e ovaiole ma anche quelli di broiler.
Dieci focolai sono stati individuati in un’area ristretta del mantovano confinante con la provincia di Verona, tutti localizzati all’interno delle zone di restrizione. Indagini filogenetiche condotte dal Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria presso l’IZS delle Venezie di Padova (CRNIA) sui virus sequenziati evidenzierebbero correlazioni tra gli allevamenti di questo cluster di focolai. Tale ipotesi è ancora in fase di conferma in attesa degli esiti delle indagini epidemiologiche in fase di completamento.
L’andamento della situazione epidemiologica nel Nord Est Italia è condizionato anche dall’elevata pressione virale ambientale causata da una notevole diffusione del virus H5N1 negli uccelli selvatici presenti nelle zone attualmente interessate dai focolai.
A tale riguardo occorre evidenziare che non sono interessati solo gli anatidi, spesso asintomatici ed eliminatori di virus ma anche uccelli selvatici quali l’ibis sacro e gli aironi guardabuoi spesso presenti in maniera massiva nei terreni agricoli in vicinanza degli allevamenti.
Dai primi di settembre ad oggi sono circa 85 i casi riscontrati negli uccelli selvatici principalmente in Veneto e Lombardia ma anche in Friuli Venezia giulia. Per aggiornamenti sulla situazione epidemiologica sia nel domestico che nel selvatico si rimanda all’apposita pagina del sito dell’IZS delle Venezie : https://www.izsvenezie.it/temi/malattie-patogeni/influenza-aviaria/situazione-epidemiologica-hpai/
Con l’ultimo dispositivo prot. n. 735 del 13 gennaio 2025 sono state date ulteriori disposizioni per la regolamentazione degli accasamenti di tacchini, ovaiole e broiler e rimodulate le Zone di Ulteriore Restrizione (ZUR); nel contempo viene mantenuta anche una vasta zona di attenzione.
Ciò premesso si richiama alla massima attenzione nell’attuazione delle misure di biosicurezza negli allevamenti avicoli in particolare in quelli presenti nelle zone A e B al fine di ridurre i rischi di introduzione primaria dal selvatico attraverso la continua e corretta attuazione delle misure gestionali di biosicurezza quali l’utilizzo della dogana danese, la corretta disinfezione dei mezzi di trasporto in entrata e uscita l’utilizzo di calzari dedicati. Tali misure hanno anche un ruolo fondamentale per evitare diffusioni secondarie in altri allevamenti attraverso la movimentazione di strumenti, mezzi di trasporto, bancali per il trasporto uova.
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