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12.03.2025 - 14:25
Il piano obbligatorio di vaccinazioni per combattere la «Lingua blu» riguarda tutti gli ovini sani identificati
Passi avanti per il piano vaccinale contro la «blue tongue» o lingua blu, che colpisce in particolare le specie ovine, ma in forma minore anche quelle caprine e bovine. Ats Bergamo, ottenuto il via libera da Regione Lombardia, ha ordinato 51.500 dosi di vaccino che verranno somministrate non appena disponibili.
Mazzoleni: dalla Regione intervento tempestivo per contenere la diffusione del morbo
Il numero corrisponde innanzitutto al patrimonio ovino orobico, suddiviso tra greggi vaganti e stanziali. Ora si attende la disponibilità fisica delle dosi di vaccino, che richiederà circa due mesi per completare il piano vaccinale. Nel frattempo sono stati allertati i veterinari liberi professionisti, che affiancheranno Ats nell’operazione, a carico degli allevatori solo per il costo della somministrazione, mentre il siero verrà fornito gratuitamente.
«Abbiamo già proceduto con gli ordinativi delle dosi di vaccino tramite la piattaforma regionale (gestita operativamente da Aria Spa) – conferma Antonio Sorice, direttore del Dipartimento veterinario Ats Bergamo -. La vaccinazione è obbligatoria per tutti gli ovini, che risultano più sensibili alla malattia dal punto di vista clinico, mentre sarà su base volontaria per caprini e bovini. Dobbiamo procedere con la massima celerità, con una campagna vaccinale intensa: si prevede un lavoro lungo due mesi, con partenza ipotizzabile ad aprile, in modo da essere conclusa prima del periodo estivo, nel quale assistiamo in maniera particolare alla movimentazione degli animali».
Il campanello d’allarme per la «blue tongue», conosciuta anche come lingua blu o febbre catarrale degli ovini, era suonato la scorsa estate. I primi casi si sono diffusi in alcune province lombarde dal 26 agosto scorso ed era subito scattata la massima allerta per evitare il diffondersi di focolai. La circostanza ha purtroppo portato al conseguente blocco di mostre e fiere zootecniche. A farne le spese era stata in primis la tradizionale fiera di Sant’Alessandro a Bergamo, che si è svolta senza la presenza di animali soggetti a blue tongue.
Per ora Regione Lombardia ha stanziato 155.645 dosi di vaccino, che saranno distribuite attraverso le otto Ats lombarde. Bergamo, con un massimo di 64.386 dosi (anche se in una prima fase verrà ordinato l’80% del quantitativo totale, appunto 51.500, mentre la parte restante sarà tenuta come riserva) è la prima provincia lombarda per numero di ovini, grazie anche ad una tradizione nell’allevamento di queste specie, nonché al legame con la transumanza.
«Regione Lombardia dimostra ancora una volta di essere al fianco del mondo agricolo, intervenendo con misure tempestive e concrete per contenere la diffusione della malattia, in linea con le indicazioni del ministero della Salute – commenta il consigliere regionale, Alberto Mazzoleni -. Desidero ringraziare gli assessori all’Agricoltura Alessandro Beduschi e Guido Bertolaso, insieme all’intera struttura veterinaria regionale per l’impegno su questa tematica cruciale. Nel contempo verranno monitorati i risultati e gli ulteriori bisogni degli allevatori».
Il vicedirettore di Confagricoltura Bergamo, Francesco Tassetti, plaude alla «buona notizia sui passi avanti compiuti verso il piano vaccinale, che rappresenta uno strumento essenziale per salvaguardare gli animali e la sostenibilità delle singole realtà».
L'ECO DI BERGAMO - GIORGIO LAZZARI - 11/03/2025
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